Spoltore cuore pulsante dell’Area metropolitana pescarese

Verso le elezioni amministrative del 12 giugno 2022/anteprima del fascicolo speciale di Gazzetta Civica dedicato alle elezioni a Spoltore

di Stefano Civitarese Matteucci

Le prossime elezioni amministrative comunali a Spoltore assumono un significato tutto particolare in vista dell’approdo ormai prossimo alla nuova Città (Nuova Pescara) nel cuore della Regione Adriatica di cui Spoltore è uno dei tre pilastri. Spoltore già conosce il segreto di un governo cittadino unitario nel quale coesistono realtà territoriali tra loro diverse, con proprie identità che l’unità politico-amministrativa non ha cancellato. La sfida dei prossimi anni, stimolante e affascinante, sarà quella di costruire un’unità più grande, un centro politico-amministrativo efficace ed efficiente, esaltando le diversità e ricostruendo dai territori un tessuto di governo democratico oggi in profonda crisi un po’ ovunque.

Può ben affermarsi che Spoltore porterà in dote a Nuova Pescara il maggior contributo in termini di qualità della vita e risorse ambientali.

Il suo territorio è infatti più vasto di quello degli altri due Comuni messi insieme, con una densità di 510 ab/km², rispetto ai 3.517 ab/km² di Pescara e ai 2.256 ab/km² di Montesilvano.

Il paesaggio collinare agricolo e i borghi storici – per quanto oggetto in passato, come gran parte delle aree collinari costiere, di scellerati interventi di disordinata urbanizzazione – costituiscono un patrimonio di grande valore per tutti gli abitanti e i visitatori della futura Città.

Il suo territorio è il risultato di millenni di interazione tra uomo e ambiente: gli affioramenti archeologici, l’abitato storico, le colline ondeggianti che affacciano sul mare ed alle spalle la quinta scenica dei monti del Gran Sasso e della Majella.

All’interno di questo territorio trovano spazio tanto la dimensione dinamica metropolitana, quanto quella rurale e storica legata a ritmi del vivere più lenti. L’unione e la sinergica convivenza di questi due elementi costituiscono la chiave per un ruolo trainante di Spoltore nella costruzione della Città nuova. Una città che sia radicalmente diversa dalla mera somma delle tre oggi esistenti, in cui le persone siano felici, le risorse siano usate e distribuite in modo adeguato e il consumo di carbonio sia ridotto.

Una città di questo tipo ha anzitutto bisogno di reti di trasporto pubblico efficienti e comode per garantire che la città sia percorribile a piedi e in bicicletta. Le persone devono essere in grado di spostarsi molto facilmente, non solo nel loro quartiere ma anche in zone a distanze comprese tra i 5 e i 10 chilometri.

La presenza di aree verdi e pubbliche è essenziale. Queste permettono alle persone di incontrarsi e di sentirsi parte di una comunità, ma forniscono anche un senso di libertà e di spazio al di là delle nostre case. Una città ha bisogno, in ogni quartiere, di una serie di spazi pubblici accessibili, come parchi giochi per bambini e famiglie, parchi locali e zone silenziose che ci permettano di essere più a contatto con la natura. In un contesto urbano, le persone che hanno accesso ad aree naturali sono meno stressate. In una città vivibile occorre che le persone, indipendentemente dal reddito e dai beni che possiedono, possano contare su istituzioni pubbliche vicine, che assicurano i servizi pubblici essenziali, per esempio i consultori, gli asili nido, le biblioteche e le ludoteche, i servizi sanitari di base.

Questa è la cornice ideale anche per creare nuove occasioni di lavoro, attraverso la valorizzazione dei luoghi, la cultura, il turismo, la riconversione di attività produttive.

La Majella da Largo San Giovanni
  1. Sarà fondamentale che Nuova Pescara si basi su un solido modello di decentramento politico-amministrativo. La costituzione di municipi elettivi, in luogo degli attuali Comuni, concepiti anche come luoghi di sperimentazione di forme di ibridazione tra democrazia rappresentativa e diretta, costituisce il perno attorno a cui ricercare l’equilibrio tra partecipazione ed efficienza nella vita della nuova Città.
  2. La mobilità dovrà essere necessariamente governata come sistema complesso. Questo significa analizzare i problemi di mobilità sulla base dei dati, inclusi gli elementi sociali e culturali. Chi utilizza la città? Come ci si sposta? Per quali motivi? Occorre, insomma, considerare il «software» (la cultura o l’utilizzo della città) e l’«hardware» (le strade, gli edifici e l’ambiente fisico), perché questi due elementi vadano di pari passo per incoraggiare le persone a adottare comportamenti sostenibili. Per fare questo la scala metropolitana è indispensabile e la nuova Città dovrà diventare il perno di un’agenzia metropolitana per la mobilità che coinvolga tutti gli altri Comuni dell’area metropolitana Chieti-Pescara. Spoltore, e in particolare l’area oggi conosciuta come ARCA, è esattamente al centro di quest’area ed è la naturale candidata a ospitare la sede dell’Agenzia, nell’ambito di un grande parco pubblico metropolitano attrezzato che colleghi il fiume con i colli pescaresi e costituisca l’accesso privilegiato, da una parte, ai borghi storici, e dall’altra, all’area costiera.
    Un segno verso la mobilità sostenibile va però dato immediatamente, senza attendere i lunghi processi della pianificazione. Il Biciplan di cui si è dotato di recente il Comune di Spoltore (v. intervista ad Alessandro Tursi più avanti) ha tra i suoi elementi strategici la realizzazione di corsie ciclabili sulla SS 602, per collegare Santa Teresa con Pescara. Questo intervento va realizzato nei famosi primi 100 giorni.
  3. Rivitalizzare i borghi storici, Spoltore capoluogo e Caprara. Per farlo occorre investire sulla riqualificazione degli spazi pubblici e adottare politiche che favoriscano il recupero e riuso degli edifici pubblici e privati, tra cui misure, anche fiscali, per l’insediamento di attività economiche al tempo stesso tradizionali e innovative.
  4. Il fiume Pescara è uno straordinario scrigno di biodiversità nonché uno degli elementi caratterizzanti del nostro paesaggio. Le politiche di pianificazione e gestione del territorio devono puntare alla restituzione agli abitanti di questo contenitore di naturalità presente in ambito urbano attraverso la ricostruzione del rapporto tra città e fiume, attualmente inesistente. La creazione di percorsi naturalistici attrezzati, una vera e propria rete di sentieri pedonali e ciclabili, di collegamento tra le colline e le golene, sarebbe un primo passo in questa direzione. Anche questo si può fare senza indugio a inizio mandato.
  5. Il processo di revisione del piano regolatore è un elemento importante nella strategia complessiva sopra delineata. La premessa da cui siamo partiti, la dote storico-ambientale del territorio di Spoltore, comporta che vada fermato ogni ulteriore consumo di suolo e concentrati tutti gli interventi edilizi sulla riqualificazione e riconversione di quanto già costruito. È ormai noto che un suolo in condizioni naturali fornisce al genere umano i servizi ecosistemici necessari al proprio sostentamento: servizi di approvvigionamento (prodotti alimentari e biomassa, materie prime); servizi di regolazione del clima, cattura e stoccaggio del carbonio, controllo dell’erosione e dei nutrienti, della qualità dell’acqua, protezione e mitigazione dei fenomeni idrologici estremi, etc.); servizi di supporto (supporto fisico, decomposizione e mineralizzazione di materia organica, habitat delle specie, conservazione della biodiversità) e servizi culturali (ricreativi, paesaggio, patrimonio agrario, etc.).
    Nelle condizioni in cui ci troviamo, la ricchezza, anche in termini economici, della conservazione di questi benefici è incomparabilmente superiore a quella che la collettività riceve dall’incremento della copertura artificiale di terreno dovuto alla costruzione di nuovi edifici e infrastrutture, che continua nonostante tutto.

L’amministrazione che la sindaca Chiara Trulli guiderà all’indomani delle elezioni del 12 giugno è attesa da un compito al tempo stesso eccitante e di grande responsabilità verso le generazioni future. Sono convinto che una formazione progressista ed ecologista come Sinistra Civica potrà dare un fondamentale contributo di valori e idee per affrontare questa sfida.