Intervista a Chiara Trulli, candidata sindaco a Spoltore

Verso le elezioni amministrative del 12 giugno 2022/anteprima del fascicolo speciale di Gazzetta Civica dedicato alle elezioni a Spoltore

Chiara Trulli

Abbiamo posto a Chiara Trulli, candidata a sindaco alle prossime elezioni comunali di Spoltore per la coalizione di centro-sinistra, di cui fa parte la nostra lista Sinistra Civica, tre domande semplici e dirette. Le risposte fanno ben sperare per il governo della Città e dell’area metropolitana

1) Qual è secondo te il ruolo che Spoltore dovrà e potrà giocare nella Nuova Pescara?

Spoltore è già il baricentro dell’area metropolitana, lo snodo fondamentale meglio collegato con tutti i centri economicamente più importanti della Regione e delle nostra costa. All’interno della nuova città Spoltore dovrà puntare su una maggiore qualità: nei servizi, nell’abitare, come opportunità di lavoro e di vita. Spoltore deve diventare il salotto dell’area metropolitana puntando alla valorizzazione dei suoi centri storici, a partire da quello del capoluogo, ma anche delle sue aree commerciali e dei suoi asset ambientali, come l’asta fluviale. Ci sarà l’opportunità di delocalizzare molti servizi dal capoluogo, ovviamente più congestionato e trafficato di Spoltore e Montesilvano, e gli altri due comuni potranno farsene carico. 

2) Rispetto alle tre città coinvolte nel processo di fusione, la tua elezione, in quando donna, sarebbe un fatto storico. Mai una donna è stata sindaca con il sistema dell’elezione diretta e nella storia della Repubblica bisogna tornare alla grande figura di Filomena Delli Castelli, tra le 21 donne dell’Assemblea costituente, sindaca di Montesilvano dal 1951 al 1956, e a Gabriella Bosco, sindaca per un solo anno a Pescara nel 1985. Quali sono secondo te le politiche che il Comune dovrebbe portare avanti a favore delle donne?

Ovviamente sono orgogliosa di essere la prima donna ad aver ricoperto sia il ruolo di assessore sia quello di vicesindaco nel Comune di Spoltore. Anche poter associare il mio nome, per questo semplice motivo, a donne eccezionali come Delli Castelli e Bosco mi emoziona. Fatta questa premessa, voglio sottolineare che il Comune fa già moltissimo per le donne attraverso i servizi sociali: un lavoro poco visibile perché interessa casi di violenza, povertà estrema e altre forme di disagio che chiaramente non possono, né devono essere pubblicizzate. Uno dei punti nel mio programma è continuare a investire nel sociale, anche come Comune capofila dell’ambito metropolitano n.16: una responsabilità che Spoltore ha ottenuto proprio durante l’amministrazione Di Lorito e la rende punto di riferimento per tutti i comuni più piccoli del suo circondario, da Città Sant’Angelo a Brittoli.

Tra i progetti per il futuro c’è il primo nido comunale, una misura fondamentale di sostegno alle madri lavoratrici. La mia amministrazione introdurrà un polo per l’infanzia nell’area attualmente occupata dal così detto Mammut: si tratta di un’opera già progettata e finanziata con 5 milioni di euro di fondi del Pnrr. Senza la pandemia, sarebbe già partita la demolizione dell’ecomostro che da decenni è diventato un simbolo in negativo della città.

Un altro aspetto importante per una politica vicina alle donne sarà la composizione della mia squadra in municipio, dove ovviamente non sarò l’unica donna e non semplicemente in ossequio al principio delle quote rosa: in lista con me ci sono molte candidature autorevoli di donne che, ne sono certa, raccoglieranno il giusto consenso degli elettori. 

3) Dicci quali sono i tre punti chiave del tuo programma per Spoltore e qual è la prima cosa che farai da sindaca.

I principali punti chiave sono la demolizione del Mammut e la successiva creazione del nuovo polo scolastico, che ho già ricordato, la ristrutturazione dei locali comunali in Piazza D’Albenzio e l’attuazione di progetti di rivitalizzazione del centro storico di Spoltore, che funzioneranno grazie alle associazioni in sinergia con la piazza riqualificata ma soprattutto l’attuazione del bici plan della Città di Spoltore che consentirà la realizzazione di un sistema di piste ciclabili. Sono tutti progetti già in itinere che, dopo i ritardi provocati dal Covid-19, non possiamo più permetterci di rallentare.

Inoltre, la prima cosa che farò una volta eletta, sarà studiare assieme alla mia maggioranza la soluzione migliore per dare alla città un centro culturale di alto livello al chiuso, e un palazzetto sportivo in grado di ospitare anche concerti e altri grandi eventi.