Città dei 15 minuti: l’assemblea di Coalizione Civica

Pescara – Si è svolta nella giornata di sabato 11 dicembre, alle ore 16,00 nella sala conferenze della Camera del Lavoro CGIL di Pescara, l’assemblea pubblica organizzata da Coalizione Civica per Pescara dedicata al tema: “La Città solidale delle Bambine e dei Bambini dei 15 minuti”. Dopo la breve nota introduttiva di Mario Collevecchio, affiancato da Alessandra Rossi, alla presidenza dell’Associazione, i lavori, coordinati da Ivano Martelli, sono stati avviati da Letizia D’Alberto e Stefano Civitarese, che hanno ricordato come l’intento principale dell’iniziativa fosse la costituzione di uno spazio comune tra forze politiche e associazioni per l’elaborazione di progetti e idee sulla città.

Attorno alla “città dei 15 minuti”, che allude alla possibilità di muoversi in uno spazio a misura di persona senza usare l’automobile privata, si sviluppa in realtà una nuova idea di convivenza nelle aree urbane fondata sulla solidarietà e la tutela dell’ambiente. Come rimarcato da tanti degli interventi, una società che pone al centro le esigenze delle bambine e dei bambini è più giusta e vivibile.

Il magazine “Gazzetta Civica”, quadrimestrale presentato dal suo curatore Giancarlo Odoardi, costituirà uno degli strumenti per alimentare la discussione, aperto al contributo e alle sollecitazioni di chiunque.

Nonostante le pessime condizioni meteorologiche, tante/i hanno risposto all’invito. Tutti coloro che hanno preso la parola hanno sostanzialmente condiviso, pur nei rispettivi ruoli, e con diversità di accenti e sfumature, la necessità di intavolare un dialogo e avviare un percorso comune.

Alcuni hanno posto maggiormente l’accento sulla necessità di strutturare il percorso, attraverso l’individuzione di un metodo e di regole che consentano a tutti i partecipanti di avere voce e incidere sulle decisioni (Antonio Tiberio dell’ARCI, Dario Tiberio di “Partecipazione attiva studentesca” e Corrado Di Sante di Rifondazione comunista e del coordinamento di CCpP). Altri hanno enfatizzato la necessità di promuovere forme di partecipazione delle persone in grado di far emergere bisogni e interessi soprattutto delle fasce più svantaggiate, in particolare nei quartieri periferici, perché la città dei quindici minuti deve soprattutto essere una città dei servizi sociali (Daniela Santroni di Sinistra Italiana, Luca Ondifero, segretario della CGIL Pescara).

Altri ancora hanno posto l’accento sulla necessità di cercare unità d’intenti a partire dalla mobilitazione su singole questioni più che sulla costruzione di piattaforme programmatiche, (Massimo Palladini di Italia Nostra, Corrado Di Sante), anche per la difficoltà di rinvenire un terreno comune con partiti che continuano a promuovere politiche liberiste (Corrado Di Sante). La necessità di azioni concrete è stata sottolineata anche da Filippo Catania di FIAB, richiamandosi a iniziative di “urbanistica tattica”. Catania, però, ritiene fondamentale la creazione di una sorta di cartello tra movimenti che da prospettive diverse condividono gli stessi obiettivi. Sulla stessa lunghezza d’onda, Nicola Palombaro, segretario provinciale ANPI, secondo cui l’antifascismo è il valore di fondo su cui incentrare il dialogo tra le forze che si pongono l’obiettivo di attuare la Costituzione.

La necessità di elaborare idee e azione comuni, anche a partire dall’individuazione di specifici problemi e dall’attenzione al territorio, è stata ripresa da Antonio Caroselli (segretario cittadino del PD), dalla consigliera comunale Marinella Sclocco e da Luca Ondifero. Quest’ultimo ha sottolineato che processi di questo tipo sono il solo antidoto alla deriva della politica autoreferenziale a “scadenza elettorale”.

Quasi tutti gli interventi hanno comunque variamente declinato l’dea della città dei 15 minuti, contestualizzandola nei problemi della città e dell’area metropolitana. Erika Alessandrini, consigliera comunale 5 Stelle, ha denunciando il pericolo di boicotaggio della creazione di Nuova Pescara e la necessità, condivisa da Antonio Tiberio, che l’unità di intenti si concentri su questo obiettivo, strategico per lo sviluppo, il benessere e l’efficienza dei servizi nell’area interessata.

Francesca Carnoso di Base Italia, ha, a sua volta, sottolineato la necessità di coniugare il concetto dei “15 minuti” con quello di un nuovo modello di lavoro, trasformato dall’esperienza del COVID, fondato sulle nuove tecnologie. Cristina Tarquini, insegnante impegnata nella gestione del pedibus a Pescara, ha indicato nella costruzione di una rete di servizi e attività attorno alle scuole comunali, con il coinvolgimento di tutte le componenti (a partire dalle famiglie), il fulcro di una città dei 15 minuti. 

A conclusione dei lavori, Ivano Martelli e Stefano Civitarese, registrato il comune intento di procedere verso la costruzione di un percorso comune di discussione, hanno sottolineato che il primo passo dovrà essere quello di condividere metodo di lavoro e regole di un’assemblea civica permanente, che potrà auto-convocarsi utilizzando la Camera del Lavoro come “casa comune”.